22 marzo 2020 - Note a Margine

Uno stop violento e repentino alle routine quotidiane del nostro contesto - quale quello che stiamo vivendo in questi giorni - può creare disarmonie nella circolazione dell'energia vitale a livello individuale (QI). Il QI ha una dinamica di equilibrio che è molto legata al movimento. C'è il rischio che si creino addensamenti e blocchi, a livello fisico e mentale. Le energie interne rimangono compresse. Ciò che abitualmente dissipiamo attraverso il lavoro e la relazione, se non lo incanaliamo nel modo corretto, rimane imprigionato in noi.

Le ginnastiche di ispirazione orientale rientrano in una visione sistemica della vita dove il Micro del singolo individuo, e il Macro della natura, sono ordini interconnessi e reciprocamente regolantisi. Regolare l'uno può avere ricadute benefiche sull'altro. Rispettare i ritmi naturali aiuta l'uomo ad armonizzare la propria energia, che significa allineare corpo mente e spirito. Tale armonizzazione consente all'uomo di migliorare la sua capacità di discernimento e di conseguenza a seguire una condotta che gli consenta di vivere e operare rispettando l'ambiente. Questo è un approccio intrinsecamente ecologico.

Le ginnastiche orientali di lunga vita, che si rifanno a pratiche di tradizioni millenarie principalmente taoiste e buddhiste, vengono così definite perché hanno come scopo la "coltivazione" dell'energia. Diversamente dalle pratiche sportive occidentali - improntate allo stress fisico per aumentare l'efficienza cardiovascolare, la resistenza e il potenziamento muscolare, e che comportano un grosso dispendio di energia (per questo si suda e si è stanchi al termine di una sessione che sia di Corsa o altro)- in quelle orientali i nostri movimenti sono lenti, morbidi e privi di sforzo. La mente accompagna in ogni istante il corpo, ad esso sintonizzata attraverso una respirazione calma e rilassata. Il risultato è che al termine di una sessione abbiamo più energia di quando abbiamo iniziato. Quindi non dissipiamo e anzi accumuliamo energia. Attraverso uno strumento potentissimo poi, che viene definito intenzione, impariamo a convogliarla dove occorre.

Le discipline di movimento delle tradizioni orientali concepiscono il corpo come una mentecorpo intelligente che si autoregola e mantiene l'equilibrio dell'energia vitale intrinseca nel suo scambio con l'esterno. Questa autoregolazione è garantita dalla rete dei meridiani energetici. Il cui percorso immateriale può coincidere a livello del soma con precise catene muscolari. Queste conoscenze ultramillenarie di movimento per il benessere possono integrarsi con le più attuali scoperte scientifiche, che ne confermano e ne potenziano la portata.